PRESTITI PER RISTRUTTURAZIONI IN AUMENTO
Mentre il Decreto Sblocca Italia, che sarà presto convertito in legge, semplifica e velocizza le procedure per la ristrutturazione – anche per dare fiato ad un settore, quello dell’edilizia, in affanno da troppo tempo – aumentano le domande di finanziamento per sistemare casa.
Oltre il 16% le richieste di prestiti per ristrutturazioni – I prestiti per ristrutturazioni rappresentano infatti oggi oltre il 16% del totale, secondo le analisi di Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) e Prestiti.it (http://www.prestiti.it), condotte sulle domande di finanziamento presentate dall’1 giugno al 31 agosto. In estate la percentuale di prestiti ristrutturazione sul totale dei preventivi è passata infatti dal 14,5% al 16,1%, a testimonianza del crescente interesse degli italiani a modificare la propria casa, pur di sfruttare gli incentivi e le agevolazioni previste dal decreto “Sblocca Italia”.
Oltre 13mila €, i prestiti per ristrutturare casa – Mettere in ordine la propria casa costa caro: gli italiani alle prese con la ristrutturazione chiedono, in media, appena più di 13.000 euro (per l’esattezza 13.100 euro, cifra che, in due anni, si è ridotta del 28%), da restituire in un periodo piuttosto lungo, 75 mesi (poco più di sei anni). La rata media con cui si rimborsa il prestito ammonta a circa 220 euro mensili, da ripagare con uno stipendio medio dichiarato di 1.700 euro al mese. I richiedenti sono prevalentemente uomini di 43 anni (7 domande su 10 arrivano da soggetti di sesso maschile), anche perché sono di solito loro, in famiglia, a guadagnare di più rispetto alle donne.
Prestiti più alti in Calabria – dove in media sono richiesti 17.200 euro e nelle Marche (16.100 euro), mentre quelli più bassi si registrano in Basilicata e Trentino Alto Adige (le uniche regioni con una richiesta media attorno ai 10.000 euro). Toscana e Sardegna sono le uniche regioni in cui si conta di rimborsare la cifra richiesta in un periodo di tempo che supera le 80 mensilità, mentre – grazie anche ad importi medi richiesti più bassi – si resta attorno ai 5 anni in Trentino Alto Adige, Basilicata e Liguria.
«Diversamente da quanto annunciato in un primo tempo – dichiara Lorenzo Bacca, responsabile della Business Unit Prestiti di Facile.it e Prestiti.it – la versione ufficiale del decreto “Sblocca Italia” non contiene la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica degli edifici. Mentre si attende la legge di stabilità per capire se questa iniziativa sarà in vigore anche nel 2015, gli italiani si stanno affrettando a compiere i loro lavori entro il 2014: da qui l’aumento delle domande di prestito per la ristrutturazione».